Aggiunti di recente
Nessun prodotto
Il Molino Pellegrini vanta oltre 100 anni di storia nella macinazione di mais e grano saraceno. Un'azienda familiare, artigianale, dove l'uomo e la sua esperienza sono ancora un elemento fondamentale. Uno dei pochi Molini ancora attivi in Trentino, organizza percorsi sensoriali e didattici tra macchinari e ambienti caratteristici di inizio Novecento.
La parte più antica dello stabile del molino risale alla metà del 1700 circa e veniva utilizzata come opificio per attività artigianali, sfruttando la presenza del torrente Varoncello tuttora attiguo. Dai ritrovamenti effettuati in fase di ristrutturazione, è possibile ipotizzare che in questa area del molino fosse presente anche un frantoio. L’edifico è stato ampliato nel corso del 1800, diventando un molino con macina a pietra nel 1903, come attesta il progetto realizzato a Vienna per il Sig. Antonio Briosi, proprietario dell’epoca. Di questo impianto originario rimangono oggi la struttura, gran parte dei pavimenti in legno, alcuni macchinari in legno, le macine in pietra e la turbina esterna, che, sfruttando la forza dell’acqua, alimentava sia il molino che una segheria adiacente. Bruno Pellegrini, nonno degli attuali proprietari, è stato assunto come operaio in questo molino nel 1932. La seconda guerra mondiale l’ha tenuto lontano da questa attività per alcuni anni, precisamente fino al 1946 anno in cui, al ritorno dalla prigionia, riprende il suo lavoro come operaio. Nel 1948 compra la licenza di macinazione del molino dalla società che lo gestiva in precedenza e nel 1954 acquista l’intero stabile degli eredi del Sig. Briosi. Nel 1956 il figlio Gino, terminati gli studi commerciali, subentra come collaboratore coprendo per alcuni anni il turno da mezzanotte a mezzogiorno. Nel 1973 acquista la licenza dal padre e con la moglie Clara avvia un’impresa familiare. In questo periodo vengono eseguiti diversi lavori impiantistici, in particolare sono aggiunti i due silos esterni ed è ripensata la disposizione dei macchinari, inserendo attrezzature provenienti da altri molini, opportunamente revisionate e riadattate, senza però interrompere la produzione che continua nonostante i lavori durati circa un anno e mezzo.
Questo rinnovamento generale ha reso il processo di lavorazione più efficace ed efficiente, ma al tempo stesso più lento e accurato, mantenendo una notevole componente artigianale, caratterizzata dalla manualità delle operazioni e dall’esperienza maturata nel tempo. A questo si aggiunge la versatilità del processo produttivo che consente di ottenere lavorazioni personalizzate, prodotti e sottoprodotti di differente granulometria in base alle richieste del mercato. Nel 2005 il figlio Alberto, insieme a Silvia, subentra in qualità di collaboratore. Inizia un’ulteriore fase di cambiamento, caratterizzata da nuovi importanti progetti tra cui la ristrutturazione strutturale dell’edificio, che non comporta però modifiche ai macchinari, garantendo la prosecuzione di una produzione completamente artigianale. La ristrutturazione ha reso, inoltre, accessibile il molino ai visitatori attraverso un percorso di visita guidata, destinato a turisti e scolaresche.
Oggi il Molino Pellegrini resta uno dei pochi molini presenti nella provincia di Trento ancora attivi.